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Il premio dell’assicurazione auto in Italia non è notoriamente a buon mercato: maglia nera in Europa, le assicurazioni sono un salasso per tutti, guidatori virtuosi compresi.

Se al normale premio poi aggiungiamo il rincaro di un sinistro con colpa allora tocchiamo le stelle.

Come sappiamo, cagionare un sinistro con colpa ha diverse conseguenze, fra cui l’aumento della classe di merito: sebbene non sia l’unico parametro, la classe di merito è uno dei fattori presi in considerazione per il calcolo del premio annuale.

A seguito di un sinistro con colpa, si perdono due classi di merito in un anno: quindi, se prima dell’incidente eravamo in seconda classe, l’anno successivo ci troveremo in quarta classe.

A livello economico, alcune statistiche ci fanno capire meglio l’andamento del premio in seguito all’incidente con colpa: a Milano, il premio per un guidatore in classe CU1 aumenta del 49%, a Roma del 24%, a Palermo del 29%.

Insomma, non proprio briciole, considerate le cifre di partenza.

Una breve riflessione merita sicuramente la divergenza territoriale dei premi assicurativi: come sappiamo in Italia un peso decisamente importante nella quantificazione del premio lo riveste la regione di appartenenza dell’automobilista. Al sud si paga molto di più che al nord per l’assicurazione auto per via di una probabilità maggiore di rimanere coinvolti in sinistri stradali; per ovviare a questa problematica, non certo secondaria, si invoca da tempo l’applicazione di una tariffa unica, la Tariffa Italia.

Tornando ai premi assicurativi, abbiamo visto che l’aumento dopo un incidente non è un dettaglio, tuttavia ci sono delle modalità per evitare di far aumentare il premio.

Una di queste, qualora il danno sia marginale, è accordarsi con la controparte e pagare di tasca propria il risarcimento, evitando di perdere classi di merito.

Un’altra alternativa è procedere al rimborso diretto del danno alla propria assicurazione, una volta che questa avrà già pagato il risarcimento. La procedura è molto snella se non è stato applicato il meccanismo del risarcimento diretto e vale la pena valutarne la convenienza prendendo in considerazione la differenza fra il quanto risarcito dall’assicurazione con l’aumento del premio derivante dal declassamento.

Un’ultima soluzione riguarda la stipula di una clausola bonus protetto che, tuttavia, può essere poco conveniente in quanto pesa sul premio a prescindere da un eventuale sinistro.

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