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Ci sono molti motivi che possono spingerci ad acquistare un auto a metano, fra questi, sicuramente, la maggior convenienza nei costi e un minor impatto ambientale rispetto alle auto tradizionali. Tuttavia, fra le domande ricorrenti che i potenziali acquirenti di un’auto a metano si pongono c’è quella su come funziona l’assicurazione auto a metano.

Premettiamo subito che, a livello di premio assicurativo, non ci sono sostanziali differenze di trattamento fra le auto a metano e quelle tradizionali: le Compagnie assicuratrici tendono a trattare allo stesso modo questi due tipi di veicoli.
Tuttavia, è probabile che il premio per l’assicurazione auto a metano sia leggermente più caro rispetto a quello delle auto a benzina perché, statisticamente, chi acquista le auto a metano tende a percorrere più chilometri all’anno.

A fronte di un premio assicurativo maggiore, bisogna però tener conto delle numerose possibilità di risparmio garantite da un’auto a metano: un litro di metano costa decisamente meno di un litro di benzina o di diesel; inoltre, periodicamente il Governo italiano prevede agevolazioni e detrazioni fiscali per chi acquista auto alimentate a metano (o comunque con fonti alternative alla benzina e al diesel). Fra gli altri vantaggi dell’auto a metano c’è un minor importo del bollo.

In generale, anche per chi vuole stipulare un’assicurazione auto a metano rimangono validi i consueti consigli: prima di concludere il contratto, è bene richiedere diversi preventivi e analizzarli con molta attenzione. Per una maggiore praticità e per risparmiare sia tempo che denaro è utile utilizzare i comodi comparatori online e, qualora il premio annuale superasse le nostre capacità economiche, si può valutare l’acquisto a rate della polizza.

Essendo la maggiore onerosità delle polizze per auto a metano fondata sulla presunta maggior percorrenza chilometrica annuale, si può valutare con l’assicuratore la possibilità di stipulare una polizza a km (o a consumo).

Inoltre, non bisogna sottovalutare l’importanza delle clausole aggiuntive da inserire nella polizza: se può sembrare di risparmiare omettendo – ad esempio – la clausola sui cristalli rotti, aspettiamo di vedere il conto dell’officina specializzata prima di dirlo. Nel mondo assicurativo rimane sempre valido il detto che chi meno spende più spende.

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