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Secondo Moody’s se la guida sarà più sicura e ci saranno meno incidenti, sarà un problema per le assicurazioni, che vedranno infatti assottigliarsi, sensibilmente, la mole di lavoro. Poiché meno sinistri significa drastico calo dei premi e quindi degli utili, tra gli scenari delle driverless car c’è quindi la necessità delle agenzie assicurative, di cambiare faccia, anche se prima della diffusione di questa nuova modalità di guida, è probabile che ci vogliano decenni.

Il rapporto di Moody’s Investors Service sulla guida autonoma dovrebbe dunque dare il tempo alle compagnie di organizzarsi, prima della catastrofe. Un calo del settore RCA, uno dei più remunerativi per le compagnie di alcuni Paesi del mondo (tra cui ad esempio l’Italia), potrebbe dunque portare ad un ripensamento del modello di business, potrebbero costringere cioè le agenzie ad innovare e diversificare l’offerta, affinché continuino a rimanere competitive.

Si tratta di cambiamenti significativi, che a causa dell’entrata delle self driving car, potrebbero portare a veri e propri fallimenti e solo in alcuni casi, consolidamenti, di quegli attori che saranno in grado di sfruttare al massimo questa novità e trasformarla in evoluzione.

Ad avere un ruolo centrale, saranno inoltre i legislatori, i quali avranno il compito di decidere in quale modo dare o meno man forte agli assicuratori, decidendo come gestire le passività dovute agli incidenti: se tra di essi, le case automobilistiche e/o le società creatrici della tecnologia.

Ma c’è già chi crede che le conclusioni di Moody’s, non siano del tutto corrette. Se è vero che, secondo il noto ente americano che esegue ricerche finanziarie e analisi sulle attività di imprese commerciali e statali, gli incidenti diminuiranno, caleranno anche i rimborsi per i risarcimenti da sinistro, e dunque i premi aumenteranno, provocando un aumento dei profitti, come sta già accadendo, per altro, a seguito della crisi.
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