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La scatola nera o black box è un dispositivo telematico che permette di conoscere con precisione i movimenti degli assicurati, ovvero l’esatta dinamica degli incidenti. Se installato sul proprio veicolo, permetterà anche un forte risparmio sulla polizza RCA; ed è forse per questo motivo che gli italiani hanno deciso di averne una.

Secondo gli ultimi dati raccolti dall’IVASS, nell’ottobre 2013 la black box ha fatto la sua comparsa solo nel 10,7% dei veicoli, per spostarsi di un +14% nell’anno successivo. Entro l’estate 2015, la scatola nera si trovava sul 13,8% delle automobili italiane, e c’è da credere che quando Tariffa Italia verrà approvata, i numeri potrebbero aumentare ulteriormente.

Per il momento, il provvedimento che prevede tariffe agevolate per gli automobilisti virtuosi del Sud, sembrerebbe a rischio. ANIA ha presentato una proposta di cancellazione, in una recente audizione presso Palazzo Madama, dichiarando che Tariffa Italia non porterà in realtà i vantaggi tanto sperati. L’associazione di categoria è già riuscita ad abolire la clausola che costringeva gli italiani a rivolgersi ai carrozzieri convenzionati con la propria compagnia assicurativa, anche grazie all’intervento della Carta di Bologna.

Per il momento dunque, la black box è diffusa soprattutto nelle regioni italiane dove i premi assicurativi sono alle stelle: in Campania, Sicilia, Calabria e Puglia, il 20% delle autovetture ospita il device; è infatti maggiore la percentuale delle agenzie che la propone come opzione per la firma del contratto, mentre in regioni come Trentino Alto Adige, Friuli Venezia-Giulia Veneto e Valle d’Aosta la fetta degli assicurati con scatola nera va dal 4,4% al 7,2%.

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