Uno dei casi più noti è quello di Serravalle Scrivia, comune piemontese di circa 6mila anime in provincia di Alessandria.
In questa cittadina, dallo scorso primo ottobre, è in funzione un sistema di controllo video capace d’individuare chi sta circolando senza assicurazione.
Basato su un software ideato dalla E-net Solutions di Gallarate, lo strumento è del tutto simile ad un autovelox: con una telecamera riesce a rilevare la targa del mezzo, quindi la ricerca nel database delle compagnie assicurative per osservare se la vettura è, o meno, coperta da regolare polizza assicurativa. Scovata l’irregolarità, scatta la sanzione che è particolarmente severa: 841 euro di multa e il sequestro del veicolo.
Proprio perché il funzionamento di questo apparecchio è molto simile a un autovelox, alcuni comuni italiani stanno pensando di realizzare dispositivi combinati, ossia in grado di registrare entrambe le infrazioni: l’eccesso di velocità e la circolazione senza Rca.
Un esempio è Busto Arsizio. In questo comune da molto tempo sono presenti i VeloOk, riconoscibili autovelox incastonati in cilindri arancioni. Si tratta di strutture che potrebbero facilmente ospitare anche le telecamere per individuare le auto senza polizza assicurativa. L’amministrazione comunale si è detta pronta a realizzare questi rilevatori, per così dire, combinati entro la fine del 2013.
Busto Arsizio e Serravalle, tuttavia, sono solo due esempi di una strategia che pare essere efficace per limitare la piaga, ormai dilagante, delle vetture senza polizza auto.
E c’è chi pensa di rendere obbligatori questi strumenti entro la fine del 2014 in ogni parte d’Italia.