Nel caso sia prevista la tariffa di bonus-malus, l’attestato di rischio riporta anche le classi di merito di provenienza e di assegnazione relative al proprietario del veicolo. Bisogna fare una distinzione tra le cosiddette classi di merito “interne” e la classe di conversione universale – CU
Ciascuna compagnia, infatti, può elaborare autonomamente una propria scala di valutazione, in base alla quale definire la classe di merito “interna” del proprio assicurato: in tal modo vengono stabiliti anche i premi o le penalità specifiche che ciascuna compagnia applica basandosi sulla storia assicurativa del guidatore, ed in particolare sui sinistri registrati in precedenza.
Per quanto riguarda la classe di conversione universale – CU, questa viene calcolata con riferimento a parametri fissi che valgono per tutte le compagnie assicurative: si tratta essenzialmente di una scala bonus-malus costituita da 18 classi di merito. In questo modo viene garantita una completa omogeneità di trattamento, soprattutto nel caso di passaggio da una compagnia assicurativa all’altra: la valutazione dell’automobilista sarà infatti oggettiva, basata esclusivamente sulla sua storia e sul livello di sinistri provocati, indipendentemente dalle regole interne di ciascuna compagnia.
La CU dunque ha particolare valore in quanto permette di mantenere i vantaggi ottenuti negli anni grazie ad un comportamento virtuoso al volante, che deve essere giustamente riconosciuto e collegato ad un minor costo del premio assicurativo.
Ciascuna compagnia assicurativa ha l’obbligo di inviare l’Attestato di Rischio presso il domicilio del contraente; l’attestato ha validità di 12 mesi dalla scadenza del contratto, sebbene, qualora il contraente dichiari di non aver circolato dopo la scadenza, la validità si prolunga a 18 mesi.