0 Flares 0 Flares ×

Statistiche alla mano, sono ancora relativamente pochi gli italiani che conoscono i vantaggi dell’abolizione del tacito rinnovo nell’ambito della RC Auto.

Questo istituto costringeva l’automobilista a presentare, nei tempi prestabiliti dal contratto, una richiesta formale alla propria compagnia assicurativa per non rinnovare automaticamente la polizza auto. Una prassi burocratica in puro stile italico volta a scongiurare la competizione tra le compagnie assicurative. Con i ritmi frenetici della vita moderna, inoltre, anche mandare una raccomandata per disdire la propria polizza auto poteva e può essere complicato.

Dal 1° gennaio dello scorso anno questo istituto è stato abolito e di conseguenza gli assicurati possono muoversi con maggiore libertà nella ricerca della polizza auto a loro più congeniale sotto il profilo del costo e dei servizi offerti.

Già prima della scadenza della propria RC Auto, un automobilista può rivolgersi a un’altra compagnia assicurativa e sottoscrivere una nuova polizza. Polizza che entrerà in vigore al termine dell’anno di validità (o dei sei mesi in caso di assicurazione semestrale) della precedente. Una specificazione d’obbligo, perché in altri paesi europei, ad esempio in Francia, è possibile cambiare assicurazione anche più volte nel corso dell’anno.

Sull’annullamento del tacito rinnovo, tuttavia, occorre fare almeno due considerazioni. La prima è già stata espressa: la maggior parte degli italiani crede ancora che si debba procedere con un’apposita richiesta per non rinnovare la propria assicurazione. L’altra è che l’assenza del tacito rinnovo riguarda solo la RC Auto e non le garanzie accessorie stipulate attraverso appositi documenti. Per essere precisi: se le garanzie accessorie sono comprese nello stesso contratto della RC Auto anche per esse non è più previsto. Al contrario se queste sono state stipulate con contratti distinti dalla Responsabilità Civile Auto (unica forma assicurativa obbligatoria) per esse vige ancora il tacito rinnovo e pertanto l’automobilista interessato deve disdirle seguendo le modalità previste dalla sua compagnia assicurativa di provenienza.

Un po’ complicato? Siamo in Italia…

0 Flares Twitter 0 Facebook 0 Google+ 0 0 Flares ×

Dì la tua opinione!