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Le truffe ai danni delle compagnie assicurative non sono finite, e soprattutto, non sono concentrate solo al sud. Nell’area della provincia di Brescia, 900 automobili sono risultate sprovviste di assicurazione RCA, su un controllo effettuato il 27 gennaio dalla Polizia provinciale; eppure a Napoli i virtuosi del volante ancora pagano il premio più caro d’Italia, proprio perché secondo le statistiche, il capoluogo partenopeo è anche la città in cui avvengono più magagne.

Ma ne siamo veramente sicuri?
Il comandante della Polizia Carlo Caromani ha parlato di una media di 250 veicoli senza copertura, in gennaio. Nell’arco di 24 ore sono state individuate 900 automobili, contro i 200mila veicoli che sono passati dagli Autovelox nel giorno dei controlli.

A Napoli, invece, le Autorità stanno dichiarando uno stop alle auto. E non per il mancato pagamento del premio assicurativo, ma per via dei livelli di polveri sottili.
Una settimana intera, in cui per 8 ore potranno circolare solo le auto Euro 4, anche nel caso si sia semplicemente diretti al porto per prendere il traghetto che porta alle isole. Circa 350mila le auto coinvolte, che non potranno essere messe in moto fino alle 19:30 di sabato 6.

Un bel guaio per chi a Napoli vive e lavora.
L’ordinanza anti-smog del Sindaco risale al 27 gennaio scorso, quando il blocco fu ordinato per soli tre giorni (lunedì, mercoledì e venerdì), a causa delle rilevazioni delle centraline di monitoraggio dell’Arpac, che avevano evidenziato la presenza di ben 9,1 microgrammi di benzene ad Acerra e 9,6 a San Vitaliano, quando il limite di legge è fissato a 5.

 

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