0 Flares 0 Flares ×

La settimana scorsa la Guardia di Finanza di Udine ha scoperto una società che produceva polizze assicurative false, per un giro d’affari piuttosto generoso. 3.274 contrassegni intestati a compagnie assicurative estere ma destinati a cittadini italiani, dunque inconcludenti ai fini della copertura RCA, ma non per i due truffatori, le cui entrate ammontavano a 2,2 milioni di euro, grazie anche all’omesso versamento di circa 63mila euro di tassa di circolazione, e al mancato pagamento delle imposte sui redditi percepiti.

I due coniugi friulani erano infatti anche proprietari di un parco di 760 macchine, 201 delle quali rivendute Oltralpe, in particolare nell’Est Europa, non rispettando le norme di legge; oltre ad essere accusati di truffa ed attività di assicurazione abusivamente esercitata, sono indagati per evasione fiscale, dato che all’Agenzia delle Entrate non dichiararono mai alcun reddito, nemmeno l’azienda.

In pratica facevano ‘sparire’ auto, che per le autorità risultavano ancora intestate a proprietari italiani, che invece, una volta rivendute, circolavano per le strade di Paesi stranieri; alcuni dei mezzi erano anche stati oggetto di fermo amministrativo. I pagamenti venivano effettuati solo in contanti o tramite carte di debito, per evitare che in caso di controlli, la truffa potesse essere scoperta.

Nell’abitazione di uno dei due indagati, sono stati ritrovati 64.500 euro in banconote e l’estratto dei movimenti su carta ricaricabile, per un ammontare pari all’incirca a 1 milione e mezzo di euro. Per questo motivo, gli sono state contestate anche violazioni della normativa anti-riciclaggio, dato che i versamenti sono avvenuti oltre la soglia consentita per le operazioni legali.

0 Flares Twitter 0 Facebook 0 Google+ 0 0 Flares ×

Dì la tua opinione!