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Le proteste dei taxi del mese scorso a Parigi, hanno portato il Governo a dare man forte alla categoria, che si vedeva ancorata ad una legge vecchia di 25 anni. Dal DdL Concorrenza arriva dunque più libertà per i noleggiatori con conducente, un aspetto che però non farà bene solo ai tassisti, ma anche alla piattaforma di autoveicoli a noleggio, l’americana Uber.

A contrastare il diffondersi di questo nuovo metodo di trasporto, che richiede solo una connessione a internet ed uno smartphone, erano stati i tassisti di Roma, dove la compagnia è atterrata per prima. Così alla Camera sono arrivati gli emendamenti che eliminerebbero l’obbligo per i tassisti di passare dal garage del Comune in cui hanno ottenuto la licenza, prima di caricare a bordo un nuovo cliente.

Il vantaggio è presto detto: più licenze. Ma il decreto legge potrebbe anche svincolare l’IVASS dalla necessità di praticare sconti sostanziosi agli automobilisti virtuosi del Sud, poiché, come già sostenuto dall’Istituto stesso, il provvedimento minerebbe il principio del libero mercato.

Non manca però l’idea di garantire dei vantaggi a chi non sia stato coinvolto in un incidente per 5 anni: la scontistica verrà decisa dalle assicurazioni, l’IVASS farà in modo di verificarne la correttezza in fase di applicazione.

Non cambieranno invece le tabelle di riferimento per i risarcimenti di macrolesioni dovute a sinistri stradali. La Camera ha deciso di adottare quelle in uso presso il Tribunale di Milano, il che porterà ad un divario tra i premi del territorio nazionale, che finiranno per aumentare.

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