In auto, le cose andavano diversamente un tempo: bambini lasciati liberi di giocare nella parte posteriore e neonati in braccio alla mamma erano all’ordine del giorno. Non era pura incoscienza, era scarsa informazione su quali gravissimi rischi corre l’incolumità dei più piccoli in caso di incidente in auto, se non si adottano le opportune cautele di sicurezza.
Fortunatamente, oggi ci sono delle regole che impongono quali comportamenti adottare quando si trasportano i bambini in auto e, in caso di inosservanza, si rischiano multe molto salate.
Ai sensi dell’art. 172 del Codice della Strada, infatti, i bambini di altezza inferiore ai 150 cm devono essere trasportati in auto con gli appositi seggiolini (“sistemi di ritenuta”, secondo la legge), classificati in gruppi, in funzione del loro peso corporeo; inoltre, fino ai 9 kg di peso del bimbo, il dispositivo deve essere fissato in senso contrario a quello di marcia e, fino ai 12 anni di età, sul sedile posteriore.
Dal punto di vista assicurativo, ci sono delle compagnie che offrono delle clausole nel contratto RC auto pensato appositamente per le famiglie: oltre ad innalzare i massimali per i piccoli passeggeri, ci sono clausole che tutelano il conducente da comportamenti innocenti agli occhi del bambino (ad esempio, togliere il freno a mano di un auto in sosta), ma che potrebbero avere pesanti ripercussioni in fatto di responsabilità.
Inoltre, bisogna sapere a quali rischi si corre in caso di incidente con bambino non legato a un seggiolino: se previsto nel contratto, l’assicurazione potrebbe esercitare il diritto di rivalsa (cioè il rimborso del risarcimento versato), nei confronti del conducente che ha trasportato il bimbo senza gli appositi sistemi di ritenuta.
Civilisticamente, il conducente che non ha rispettato le norme del C.d.S. e ha subito un incidente può essere chiamato a condividere la responsabilità dei danni riportati dal minore, mentre penalmente può esserci una denuncia per lesioni colpose.