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“Tanto sono assicurato!”. Quante volte ci è capitato di sentire qualcuno dire frasi di questo genere quando qualcosa accade: nell’immaginario collettivo, l’assicurazione è quell’ombrello che ti protegge da qualsiasi evenienza, che ti risarcisce contro un danno.

Per chi segue il mondo delle assicurazioni, la falsità di questa affermazione è ben nota: le polizze contengono tante clausole di esclusione della copertura e, alla fine, molte volte si rischia di non vedersi risarcito il danno in quanto il contratto espressamente escludeva quella fattispecie dal risarcimento.

Per ovviare al problema dei cavilli legali esiste una soluzione chiamata assicurazione kasko, ovvero una copertura assicurativa che risarcisce non solo tutti i danni subiti, ma anche quelli da noi cagionati durante la circolazione con il nostro veicolo. Si tratta di una polizza aggiuntiva, facoltativa alla rca, nota anche come polizza collisione.

Chi attiva un polizza kasko può dormire sonni tranquilli: questa speciale tutela assicurativa copre i danni cagionati anche da noi stessi (cosa che la normale assicurazione non fa), incluse uscite di strada e ribaltamenti.

Inoltre, in caso di sommosse popolari, di cariche della polizie, la polizza kasko copre i danni che, da detti eventi, il nostro veicolo dovesse patire.

Naturalmente, tutto ha un costo: la polizza kasko non è obbligatoria e, quindi, dovremo pagare un bel po’ per applicare questa clausola al nostro contratto assicurativo. Ne vale, quindi, la pena?
Dipende, soprattutto dal nostro profilo di guida e dalle nostre idee. Da una parte, se abbiamo un’auto che vale molto, se siamo dei neopatentati, se siamo piuttosto distratti alla guida o anche se maciniamo centinaia di chilometri al giorno la risposta è sì.

E ne vale la pena anche se vogliamo davvero vivere una vita tranquilla, al riparo da eventuali problematiche che la circolazione porta con se’, sapendo che – qualunque cosa accada – noi siamo protetti.

Non conviene, invece, se guidiamo poco, se abbiamo un veicolo non di pregio o se, comunque, riteniamo più che sufficiente l’attenzione che mettiamo alla guida.

Ricordiamo, infine, che la copertura kasko copre i soli danni cagionati alle cose e non alle persone: per proteggere queste ultime, occorre stipulare un’ulteriore clausola aggiuntiva, relativa agli infortuni.

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