Non dovrebbe succedere, ma cosa fare se non si riceve l’attestato di rischio da parte della propria assicurazione?
Un bel problema, ma niente panico. Occorre richiederlo alla propria compagnia, anche con solerzia.
Questo documento dovrebbe essere inviato all’assicurato trenta giorni prima la scadenza naturale dell’Rc Auto. La compagnia assicurativa può spedirlo tramite posta ordinaria, oppure inviarlo per mail o fax, o consegnarlo di persona, magari tramite un agente assicurativo o un broker.
Perché è così fondamentale possedere l’attestato di rischio?
Semplice: si tratta del documento che certificata la cosiddetta CU, classe universale di merito.
La CU è indispensabile per ottenere un preventivo poiché attesta la virtuosità dell’automobilista: più “alta” sarà la classe di merito, più “basso” sarà il costo della polizza. Il valore 1 indica i guidatori più bravi, il 18 quelli maggiormente negligenti. Il “gradino” di partenza, ossia quello di coloro che non si sono mai assicurati prima, è il 14. L’assicurato sale ogni anno un “gradino” se non ha commesso alcun sinistro, mentre ne scende due se è stato la causa di un incidente.
L’attestato di rischio, inoltre, definisce anche la classe di provenienza e di assegnazione interne alla compagnia: alcune, ad esempio, prevedono anche il “gradino” 1A per gli assicurati che da molti anni non fanno incidenti e, di conseguenza, sono meritevoli di un ulteriore sconto rispetto a quelli “solamente” in prima classe.
Cambiando compagnia, tuttavia, è solo la CU che definisce la virtuosità dell’assicurato.
Senza l’attestato di rischio c’è la possibilità che l’assicurato sia costretto a ripartire dalla diciottesima, e ultima, classe di merito. Per questo motivo è fondamentale averlo. Le compagnie assicurative sono legalmente obbligate a inviarlo, ma nel caso ciò non avvenisse, scrivete una raccomandata a/r per farne richiesta. C’è il rischio di veder vanificati anni di prudenza al volante.