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Ruote bucate, carrozzeria sfregiata o addirittura ridotta a un cumulo di lamiere: scene brutte, bruttissime che, ahinoi, potrebbero materializzarsi dinanzi ai nostri occhi quando andiamo a recuperare l’auto.

L’autore di piccoli sfregi e danni può essere stato il bulletto di quartiere; mentre nelle ipotesi di auto devastate non è, considerata l’attuale situazione socio politica sempre più instabile, da escludere che sia frutto di una manifestazione o di una rivolta piuttosto pesante.

Ad ogni modo, la nostra auto non è incolume dall’attacco di terzi che possono danneggiarla in maniera molto seria, con il solo scopo di farci un dispetto, lasciando poi a noi il conto (spesso salato) da pagare.

Contro questa circostanza, è possibile stipulare una clausola aggiuntiva alla polizza contro la responsabilità civile, quella contro gli atti vandalici. Questa clausola non è ricompresa nella polizza base e non deve essere confusa con le più comuni assicurazioni contro il furto e l’incendio della propria vettura.

In genere, questa clausola prevede una franchigia, cioè una soglia (stimata in termini economici) di danno al di sotto della quale non spetta alcun risarcimento del danno e, quindi, tutte le spese per la riparazione dell’auto sono a carico dell’assicurato, mentre quelle al di sopra vengono ripagate dall’assicurazione.

In questi casi conviene accordarsi per una franchigia molto bassa che permetta di tutelarsi anche contro danni di lieve entità.

La clausola contro gli atti vandalici può essere stipulata, oltre che sull’intero mezzo, anche sugli optional e sulle dotazioni di serie dell’auto, a patto che siano espressamente indicati nella polizza.

Uno dei criteri da adottare per valutare la convenienza di stipulare o meno questa polizza è considerare se la propria residenza è nei pressi di un edificio politicamente/istituzionalmente strategico, che possa attirare le folle di manifestanti.

Cosa fare nel caso in cui la nostra auto subisca un atto vandalico? Per prima cosa occorre sporgere denuncia contro ignoti per atti vandalici presso la polizia o i carabinieri.

Il passo successivo è quello di richiedere il risarcimento del danno alla propria compagnia assicuratrice, allegando la copia della denuncia.

A questo punto, il perito valuterà se il danno lamentato sia effettivamente riconducibile a un atto vandalico e, in caso positivo, autorizzerà la liquidazione del risarcimento, in misura pari a coprire le spese sostenute per riparare il danno subito.

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