Nel quinquennio 2008-2012 gli automobilisti italiani hanno speso in media 231 euro in più rispetto ai guidatori francesi, tedeschi, spagnoli e inglesi per assicurare la propria vettura.
L’allarmante è stato dato dalla stessa Ania (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici), la quale ha affermato che se i premi in Italia sono così alti (+45% rispetto ai quattro paesi citati poco sopra) la colpa è del maggiore costo dei risarcimenti: 126 euro in più a veicolo rispetto alla media europea. Superiori al dato mediano europeo anche i risarcimenti per gli incidenti mortali e per i danni patrimoniali. E le frodi, stando alla ricerca promossa da Ania, incidono per il 40-45% sull’entità del premio.
Soluzioni per risparmiare? Ci sono i famosi, o meglio famigerati, dispositivi contenuti nel decreto “Destinazione Italia”. Eppure da molti anni è possibile ricevere sconti, in alcuni casi molto interessanti, grazie alle associazioni, siano esse di categoria, sindacali, di consumatori o onlus. Un discorso che vale anche per gli ordini professionali e, più in generale, per tutte quelle organizzazioni sociali che possono contare su un grande numero d’iscritti.
Gli agenti assicurativi, e talvolta le stesse compagnie, stringendo convenzioni con le associazioni possono concedere elevati sconti. Questo perché l’accordo permette alla compagnia o al broker di fare promozione senza alcuna spesa, oltre a ricevere una ricca mano nell’organizzazione dei clienti. Dal canto loro, le associazioni con queste partnership possono offrire un servizio ai propri soci.
Gli automobilisti possono ottenere sconti anche grazie alle cosiddette “tessere fedeltà”, card attraverso le quali si accumulano punti acquistando beni o servizi. Punti che in seguito possono essere usati per ricevere regali o sconti su altri servizi. E nel novero dei servizi “scontati” possono esserci anche le RC Auto. Basta controllare il catalogo collegato con la tessera. Magari potrebbe riservare più di una sorpresa positiva in fatto risparmio sulla polizza auto.