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Quest’estate, Poliziamoderna ha pubblicato un resoconto degli incidenti avvenuti in Italia nella prima parte dell’anno; il bollettino è stato agghiacciante: ben 972 sinistri in più, dovuti ai comportamenti scorretti degli automobilisti, tra cui l’uso del telefonino. Per questo l’Asaps, Associazione Amici della Strada, ha pensato di proporne il sequestro per chi verrà trovato ad utilizzarlo all’atto di guida.

Il Codice della Strada dispone multe piuttosto salate per i trasgressori; l’art. 173 prevede infatti una sanzione compresa tra i 161 e i 646 euro, oltre alla decurtazione di 5 punti dalla patente. La ratifica si trasforma in sospensione dalla circolazione da 1 fino ad un massimo di 3 mesi, se si viene colti nuovamente in flagranza di reato all’interno di in un biennio; una misura che l’Asaps invece propone fin da subito, con l’aggiunta del sequestro amministrativo del dispositivo mobile del conducente.

Se queste disposizioni vi sembrassero aspre, non resta che dare un’occhiata al ddl che dovrebbe definire il reato di omicidio stradale, e che proprio domani dovrebbe riprendere il suo iter alla Camera. L’articolo 589 del Codice Penale prevede una pena detentiva da 2 a 7 anni per chiunque causi la morte di un passante su suolo stradale; la sanzione viene triplicata se le vittime sono molteplici, ma si mantiene in ogni caso al di sotto dei 15 anni. Se il ddl dovesse diventar legge, in Italia verrebbe dato vita ad un nuovo articolo, il 586-bis, volto a portare la convalida da 8 a 12 anni se si guida in stato di ebbrezza e fino a 27 se il conducente scappa senza prestare soccorso.

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