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Le compagnie assicurative hanno stimato che in Italia, nell’anno appena trascorso, sono stati denunciati ben 1,5 milioni di incidenti, un trend in aumento rispetto al 2014. Nell’anno precedente infatti, il numero di sinistri era del 4,09%, contro il 4,43% del 2015.

Se di prende in considerazione una suddivisione per categorie professionali, si scopre che il maggior numero di sinistri è stato causato dagli operatori del settore medico-sanitario, ovvero medici e infermieri (5,56%), seguiti a ruota dagli insegnanti, con il 5,46% e dai pensionati (5,45%).

Se invece si effettua un calcolo per regioni, la prima classificata è la Toscana, con il 5,88% di sinistri denunciati. Sul secondo gradino del podio, si colloca l’Umbria con il 5,63% e sul terzo il Lazio con il 5,55%.

Questi dati non sono stati uniti a quelli del bollettino delle truffe assicurative di dicembre. La pratica dei falsi incidenti è prassi nel nostro Paese, ma nel mese scorso sono state registrate nuove truffe ai danni delle compagnie.

A Montoro Superiore, in provincia di Avellino, i Carabinieri hanno sgominato una truffa contro una compagnia di assicurazioni: 4 le persone denunciate. Sempre in Campania, nel capoluogo partenopeo, prosegue l’inchiesta sui falsi incidenti provocati dai bus urbani con ben nuove 40 denunce, mentre nella vicina Calabria sono stati condannati 21 imputati, membri di un’associazione mafiosa, accusati, tra le altre cose, di organizzare incidenti stradali in serie.

Spostiamoci a Torino per la truffa perpetrata nel 2010 a Ivrea da un subagente assicurativo che intascava premi per un totale di circa 200.000 euro. A Brindisi invece si trovano sotto processo 68 persone, con l’accusa di simulazione di incidente.

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