Ogni ora in Italia, si compiono ben 12 furti d’auto; un numero che se preso e moltiplicato per 365 giorni arriva a sfondare il tetto dei 100mila. Una crescita esorbitante, che è facilitata dalla mancata presenza di assicurazioni furto e incendio. Nel nostro Paese infatti, solo il 9% della popolazione ha deciso di stipulare una polizza assicurativa che garantisca copertura anche in caso di furto. Ma a questa percentuale esigua di persone, si aggiunge anche la beffa: la realtà dei fatti è che i veicoli maggiormente interessati da una polizza completa, sono più che altro quelli nuovi, che normalmente non vengono parcheggiati in strada.
Sono le auto con molti anni alle spalle che vengono infatti prese d’assalto dai malfattori; a loro favore gioca l’importo dell’indennizzo che il conducente ottiene dopo una rapina, e che corrisponde al valore commerciale del veicolo. Nei casi in cui un’autovettura non sia di recente fattura, il valore diminuisce drasticamente, rendendo meno conveniente la stipula di una polizza auto di furto e incendio. La maggior parte delle auto italiane ha un’anzianità pari a circa 9 anni; il che spiegherebbe perché molti degli assicurati desiderino optare, già al momento del preventivo, per un’assicurazione che protegga dai guasti.
Nonostante lo scorso anno vi sia stata una forte diminuzione della percentuale di proprietari che abbiano acconsentito alla stipula di un contratto di Responsabilità Civile (circa il 19% in meno), circa il 33% degli italiani preferisce una polizza di assistenza stradale, che includa rapido soccorso quando insorga un problema all’impianto motrice o elettrico della propria automobile.