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Quando le compagnie assicurative affermano che in Italia le polizze auto sono così care perché le truffe ai loro danni sono molto numerose, talvolta hanno ragione. Soprattutto quando si apprende di stratagemmi truffaldini particolarmente ingegnosi come quello scoperto dalle Forze dell’Ordine pochi giorni fa a Teramo.

Nei guai con i tutori dell’ordine sono finiti due ex coniugi che, pur avendo deciso di non essere più marito e moglie, hanno continuato a perpetrare assieme, erano già finiti più volte in Tribunale per reati simili, truffe legate al segmento RC Auto.

I due avevano acquistato un paio di berline in Germania e avevano avviato le pratiche presso la Motorizzazione per il trasferimento delle vetture in Italia. Fin qui niente di strano. Peccato che i due veicoli fossero registrati negli schedari tedeschi come rottami, perché gravemente incidentate e, quindi, non funzionanti. Arginando la farraginosa burocrazia italiana, i due erano in qualche modo riusciti non solo a farsi certificare l’avvenuto trasferimento, ma anche ad assicurare le automobili presso la medesima compagnia. Poi hanno denunciato il furto delle vetture, quasi in contemporanea e comunque pochissimi giorni dopo il loro presunto arrivo in Italia. Senza batter ciglio l’assicurazione aveva liquidato il furto con 35mila euro complessivi.

Le denunce dei due furti, tuttavia, avevano insospettito la Polstrada che ha chiesto ai colleghi tedeschi delucidazioni sulle automobili. Le ricerche hanno dimostrato che non solo le due berline erano ancora in Germania, ma erano catalogate come rottami e come tali erano state ufficialmente acquistate, pagandole in totale 5mila euro, dagli ex coniugi con il vizio del malaffare.

I due sono stati denunciati per truffa e falso e adesso dovranno rispondere anche alla compagnia assicurativa per i 35mila intascati indebitamente.

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