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I broker assicurativi si scoprono 2.0.

Una recente indagine svolta da un noto blog che si occupa di assurance, soprattutto auto ma non solo, ha dimostrato che per gli intermediari assicurativi gli strumenti più efficaci per interagire con i clienti e trovarne di nuovi sono i social network.

Lo studio, condotto su un campione significativo di broker, quasi tutti specializzati in RC Auto, ha dimostrato che siti web personali, blog, azioni di seo, campagne AdSense, newsletter o banner non sono in grado di pareggiare i risultati conseguiti con Facebook, Twitter o LinkedIn.

Modesti i risultati con le campagne pubblicitarie sul web, le mail finiscono spesso nello spam, buoni risultati dai blog, ma occorre tempo per gestirli al meglio ed è noto quanto sia frenetica la vita di un agente assicurativo. Meglio i social network: più rapidi, immediati, facili da usare anche attraverso smartphone e tablet.

Stando agli stessi broker, con Facebook e Twitter è più semplice restare in contatto con i propri assicurati, talvolta persino di più che attraverso il tradizionale telefono. Non solo, grazie a funzioni come l’hashtag, ossia il sistema per indicizzare i termini in evidenza su Twitter (ma da qualche mese anche su Facebook), sono le stesse persone a poter trovare offerte, servizi e promozioni lanciati dai broker, in autonomia o veicolando le proposte delle assicurazioni.

Con i social network, inoltre, si può rispondere rapidamente alle domande, generando una conversazione che può essere utile all’intera collettività virtuale degli assicurati.

Che sia la fine del porta a porta per i broker? Non è detto, ma a quanto pare il web 2.0 è un loro valido alleato, in un periodo complicato come l’attuale.

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