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Tariffe uguali per tutti, anche per coloro che vogliano cambiare compagnia: è quanto dichiarato dall’emendamento al DdL Concorrenza, approvato in Commissione Industria al Senato. La novità impedisce alle compagnie assicurative di attribuire le classi di merito in base alla durata temporale del rapporto contrattuale con il cliente.

Risultato? Per favorire la competizione tra imprese, nessun assicurato verrà retrocesso. Manterrà infatti sia classe che sottoclasse di appartenenza, e non dovrà pagare un premio più alto nel caso in cui dovesse cambiare agenzia; un bel sollievo per il 70% degli automobilistiche è collocato in prima classe.

Ma i cambiamenti non terminano qui. Ogni volta che verrà avviato un procedimento per un sinistro, contestualmente ad una controversia per danni, il giudice trasmetterà il nome del testimone indicato alla Procura e, qualora il suo nome sarà ricorso «in più di tre sinistri negli ultimi cinque anni registrati nella banca dati sinistri», verrà segnalato quale falso testimone.

Stop anche al rinnovo tacito del contratto. La clausola del rinnovo automatico, valida per tutti i fornitori di servizi, verrà applicata anche nel campo delle assicurazioni. La riconferma verrà fissata in un periodo di tempo previsto dall’azienda (di solito di un anno), a meno che non subentri disdetta scritta da inviare via posta raccomandata A/R.

Per il momento, qualcosa sembra già essersi mosso nel campo delle RC Auto: nell’ultimo trimestre del 2015 i premi sono calati del 7,5% (rispetto al resto dell’anno) e, sempre secondo l’IVASS, ben il 14,4% degli automobilisti ha già scelto una scatola nera per ottenere sconti sulle polizze.

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