Lo scorso agosto si è fatto un certo parlare di Tariffa Italia: un emendamento che dovrebbe arrivare a livellare i prezzi delle RCA. A breve dunque, potrebbe non importare più in quale regione abiteremo: tutti i conducenti di autoveicoli potranno pagare lo stesso prezzo, purché siano dei virtuosi del Codice.
La media nazionale si aggira intorno ai 400 euro, contro i 700 che un napoletano deve sborsare per il proprio premio assicurativo. In Lombardia, un milanese ed un bresciano spendono meno di 200 euro; l’RCA più cara è comasca: ma supera di poco le altre provincie. Variazioni maggiori si scoprono solo quando alla copertura base si aggiungono furto e incendio: Milano richiede in media 161 euro, contro i 77 di Bergamo.
Un rimedio efficace contro il salasso, potrebbe arrivare dalla scatola nera. La black box è un dispositivo che permette di conoscere, tramite tecnologia GPS, gli spostamenti del guidatore, dando così la possibilità di ricostruire in maniera accurata anche gli incidenti. Offrendosi di calcolare il proprio comportamento su strada, la scatola nera dà la possibilità a conducenti e compagnie, di creare un profilo assicurativo a misura.
L’equità però ha un costo, ed è quello della privacy. Dalla scatola nera non si scappa, perché la sua precisione è pari a quella di una telecamera: se siamo noi i responsabili di un sinistro, l’assicurazione lo saprà per certo. Inoltre, essendo la depositaria dei nostri spostamenti, è in grado di mettere a nudo i comportamenti scorretti, per esempio nei confronti del partner; siete pronti a correre questo rischio?