Quando si domanda il perché le polizze auto costino così tanto, le compagnie rispondono che l’Italia è il primo Paese in Europa, e forse nel mondo, per numero di truffe ai danni delle assicurazioni.
Raggiri che poi pesano sui premi degli automobilisti onesti.
A confermare questo fenomeno, se mai ce ne fosse stato il bisogno, sono arrivati i Carabinieri e la Guardia di Finanza di Nola, in Campania, che lo scorso 8 novembre hanno scoperto e bloccato un’organizzazione criminale dedita all’organizzazione di falsi sinistri stradali per truffare le compagnie assicurative.
Una notizia che avrebbe potuto passare inosservata, tanti sono stati negli ultimi anni gli articoli su casi simili, non fosse stato per l’eccezionale dimensione dell’apparato dedito a quest’attività malavitosa. Le forze dell’ordine hanno iscritto sul registro degli indagati oltre 400 persone e sono scattate anche alcune misure cautelari. Coinvolti in questo giro di truffe moltissimi medici e avvocati operanti nel territorio provinciale di Napoli.
I truffatori agivano seguendo vere e proprie logiche industriali, con un’efficienza difficilmente riscontrabile nella maggior parte delle aziende italiane. Le indagini hanno portato alla rilevazione di oltre cento falsi sinistri che hanno fruttato risarcimenti per quasi due milioni di euro.
I magistrati che si stanno occupando del caso hanno provveduto a sequestrare i beni dei medici e degli avvocati coinvolti: auto di lusso, ville con piscina, conti correnti usati solo per questo genere di attività illegali e lussuosi studi professionali. Un lusso che, dalle denunce dei redditi presentate, pochi di questi professionisti avrebbe potuto permettersi.