Pochi giorni fa il DDL Concorrenza è approdato alla Camera, ottenendo il suo primo sì; entro la fine dell’anno dovrebbe diventare legge, dopo l’approvazione del Senato. Un tentativo di liberalizzazione che interesserà diversi settori: dall’editoria al trasporto pubblico e da quello farmaceutico a quello assicurativo. Sul fronte delle RCA, sono previste novità finalizzate a far beneficiare gli utenti di premi meno cari, qualora si renderanno disponibili a maggiori controlli o riparazioni concordate.
Nell’attesa che il DDL diventi legge, gli automobilisti possono votarsi a Tariffa Italia, la normativa, da poco entrata in vigore, che prevede l’applicazione di un RCA unica per Nord e Sud del Paese, con rilevanti vantaggi per i conducenti virtuosi che vivono in aree geografiche fortemente penalizzate da un elevato numero di sinistri. Ma i conducenti potranno risparmiare ulteriormente sulla copertura assicurativa obbligatoria, se optano per l’installazione della scatola nera; discorso simile per coloro che stipuleranno polizze dedicate ad una flotta di veicoli: anche per loro premi meno salati. Infine, si attende l’approvazione di una tabella per il risarcimento dei danni non patrimoniali e di gravi entità in caso di incidente.
Ed è proprio su questo punto, che ha avuto luogo lo scontro tra ANIA, l’associazione delle compagnie assicuratrici e la Carta di Bologna, l’unione di Federcarrozzieri, Comitato Unitario Patrocinatori Stragiudiziali Italiani e le associazioni dei consumatori. ANIA propone una modifica dell’ordinamento tramite l’introduzione del risarcimento danni in forma specifica, che prevede l’obbligo per il contraente della polizza, di rivolgersi solo a carrozzieri convenzionati per effettuare le riparazioni.