A volte ritornano. Si tratta della “Globins Ltd – Intermediazione di Marketing tra compagnie di Assicurazioni e Riassicurazioni”.
Questa sedicente compagnia assicurativa aveva fatto capolino nel nostro Paese a cavallo tra il 2005 e il 2006, causando non pochi danni a chi aveva scelto di avvalersi dei suoi servizi per la copertura assicurativa della propria autovettura. L’Ivass, già all’epoca, aveva definito illegali le polizze RC Auto rilasciate dalla compagnia che, attraverso una politica commerciale molto aggressiva, era riuscita in poco tempo a guadagnare un elevato numero di clienti.
Come da prassi, l’Ivass aveva dato tempestiva comunicazione che la Globins, nome di per sé alquanto equivoco, non aveva ricevuto alcuna autorizzazione a operare sul territorio della Repubblica Italiana, decretando pertanto la nullità delle assicurazioni per auto rilasciate da questa compagnia.
Con la stessa rapidità con la quale si era affacciata sul mercato della RCA, la Globins uscì dai radar degli inquirenti non appena fu messa all’indice dall’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni. Non paga, tuttavia, dei danni causati a centinaia di automobilisti otto anni fa, questa compagnia è tornata a operare a cavallo tra il 2013 e l’anno in corso.
Ancora una volta, con estrema celerità, l’Ivass si è premurata di avvisare, sul proprio sito, gli automobilisti italiani relativamente all’inefficacia delle polizze auto della Globins. La motivazione è presto spiegata. L’intermediario a cui la Globins si affida in Italia, la società Broker Service Italia di R. Giuffrida Nasonte, non compare negli elenchi del RUI (Registro Unico degli Intermediari Assicurativi italiani) e neanche in quelli degli intermediari dell’Unione Europea, ossia i due requisiti fondamentali per poter stipulare polizze auto nel nostro Paese.