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Si chiama Mo bast ed è un’associazione di consumatori nata recentemente nel Sud Italia con uno scopo ben preciso: combattere il cosiddetto razzismo assicurativo.

Mo bast è un costrutto in dialetto napoletano che significa “adesso basta” perché, come affermano i rappresentati di questa organizzazione, le compagnie assicurative devono smetterla di far pagare premi salatissimi sulla RCA agli automobilisti del Sud.

Stando ai comunicati dell’associazione, le assicurazioni, non stanno spalmando il rischio sull’intero territorio nazionale, ma lo geolocalizzano solo da Roma in giù, perdendo di fatto il loro carattere mutualistico, alla base del concetto stesso di questa forma d’impresa.

Questa logica, stando alle note diffuse nei giorni scorsi da Mo bast, si concretizza attraverso un razzismo assicurativo che non incide solo sugli automobilisti che storicamente hanno mostrato comportamenti truffaldini, ma anche e soprattutto su quelli virtuosi, costretti sovente a pagare premi doppi, e in taluni casi tripli, rispetto a quelli che circolano nel Nord del Paese.

Secondo Mo bast il meccanismo della RC Auto nel Meridione è stato stravolto: non solo chi causa un incidente vede il costo della polizza salire, ma ciascun singolo premio ogni anno aumenta di volume, anche per gli assicurati che da decenni non sono protagonisti di un sinistro. Parole di fuoco quelle lanciate da questa associazione di consumatori che per il momento sta svolgendo solo un’azione di sensibilizzazione sul fenomeno, ma che non esclude forme di protesta ben più pesanti, come una class action contro l’intero sistema assicurativo che, seguendo quanto si può leggere nei loro comunicati, non è più un’industria del rischio, bensì un coacervo d’interessi finanziari che non distingue più tra automobilisti virtuosi e truffatori di professione.

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