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In Italia le denunce per truffa ammontano ormai a 10mila, eppure c’è un modo per evitare legalmente di pagare una multa relativa alla RCA. Prima che entrasse in vigore la nuova norma che prevede l’emanazione del cosiddetto tagliando elettronico, le Forze dell’Ordine si sono ritrovate a notificare diverse multe, ecco perché aveva inizialmente raccomandato di continuare ad esporre il talloncino cartaceo, per dare il tempo alla tecnologia e ai cittadini di aggiornarsi.

Nel caso di una donna di Terni però, la multa di 35 euro per mancata esposizione del contrassegno, è stata annullata da un giudice di pace, per via di un cosiddetto difetto di notifica: le Poste non avevano infatti rispettato il termine di 10 giorni di giacenza per i documenti.

Il verbale con la contravvenzione, contenente anche l’invito a presentarsi in Commissariato entro 30 giorni, per mostrare il contrassegno, era infatti stato spedito tramite posta alla donna che, non essendo in casa, avrebbe dovuto presentarsi allo sportello per ritirare la notifica di persona.

L’ufficio postale però, ha erroneamente inserito la notifica tra le eseguite, solo nove giorni dopo la data di spedizione, e con la dicitura ‘atto non ritirato’. Dunque, non essendo stati rispettati i termini di legge, l’automobilista interessata ha presentato ricorso, vincendolo.

Dallo scorso 18 ottobre è decaduto l’obbligo di esporre il tagliando, ma il difetto di notifica resta; ciò significa che semmai si dovesse subire un torto dovuto ad esempio ad un errore o ritardo nella consegna degli atti, in qualunque altro caso di sovvenzione amministrativa, quest’ultima verrebbe annullata.

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