Nel 2007, l’Istituto di Vigilanza per le Assicurazioni aveva istituito il CARD, ovvero il procedimento di indennizzo diretto per tutti coloro che non erano responsabili o solo parzialmente responsabili di aver causato un sinistro. Il tutto avviene permettendo al beneficiario di rivolgersi direttamente alla propria compagnia assicurativa, che poi si rivale sull’agenzia della controparte con un rimborso a forfait.
Per evitare di incappare in ulteriori comportamenti fraudolenti, già più volte denunciati dall’Antitrust, l’IVASS ha dunque deciso che, a partire da quest’anno, il risarcimento verrà concesso solo dopo che alcune condizioni saranno state soddisfatte:
- l’ammontare dei propri indennizzi, ovvero la capacità della compagnia di contenere i propri costi rispetto alle società concorrenti;
- la dinamica temporale, ovvero in quanto tempo la compagnia è in grado di ridurre i costi in relazione alle prestazioni;
- la velocità di liquidazione, ovvero in quanto tempo la compagnia suddetta è in grado di garantire il risarcimento ai clienti spettanti.
Nel caso in cui l’agenzia si rendesse conto di essere stata vittima di frode, i ritardi o i mancati pagamenti relativi non andranno ad influenzare negativamente l’indicatore di efficienza dell’IVASS. Non solo penalizzazioni dunque, ma anche un sistema di incentivi per premiare le compagnie virtuose.
Chi vi aderisce? Tutte le compagnie italiane operanti nel Paese ma anche le agenzie europee che esercitano in Italia nel settore RCA, purché abbiano stretto una Convenzione tra Assicuratori per il Risarcimento Diretto. La nuova procedura di risarcimento diretto è entrata in vigore all’inizio del 2016, ma fa riferimento anche agli indennizzi concessi nel 2015.