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Per la legge italiana, le clausole contrattuali hanno una durata massima di 3 giorni; non fa eccezione la richiesta di risarcimento danni da parte di un conducente auto alla compagnia assicuratrice. Ciò significa che per ottenere un indennizzo, è necessario entro quella finestra di tempo, pena una drastica riduzione della somma spettante, e solo nel caso in cui la mancata denuncia si traduca in dimenticanza.

Chi infatti omette di denunciare il sinistro, non otterrà alcun tipo di risarcimento; in questi casi però, le compagnie assicuratrici potrebbero prevedere un termine più ampio di quello legale fissato a 3 giorni.  Quando viene commesso un incidente, una parte della clausola, prevede anche il pagamento del premio, con eventuali conseguenze sul cosiddetto bonus-malus. Nonostante ANIA, l’Associazione Nazionale delle Imprese Assicuratrici, abbia da poco constatato una diminuzione nei prezzi delle RCA, sono ancora molte le persone che dimenticano o non pagano il premio della polizza. I dati raccolti sul mese di settembre, parlano di un calo del 5,9%, rispetto allo stesso periodo del 2014: una percentuale che ha portato con sé un risparmio medio di ben 23 euro.

La situazione si presenta lievemente meno rosea per i proprietari di motocicli e ciclomotori; sono infatti state le automobili a subire il taglio più drastico, pari al 6,4%, contro l’1,2% dei centauri e l’1% per i possessori di scooter. Dal 2012 a oggi, gli assicurati dei veicoli a motore sono arrivati a spendere il 15,6% in meno, ovvero 70 euro; infatti nel settembre di 3 anni fa, il premio medio ammontava a 448 euro, oggi invece raggiunge i 378.

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