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Tutto studiato nei minimi particolari per truffare l’assicurazione: un’auto costosa, un’assicurazione furto e incendio stipulata solo poche settimane prima, la complicità di due amici per gestire la situazione e avere testimoni di fronte alle Forze dell’Ordine. Purtroppo però trascurano un dettaglio di non poco conto quando incendiano l’auto: le telecamere di videosorveglianza di una multisala.

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Siamo ad Ancona, nel quartiere Brecce Bianche, davanti alla multisala Uci Cinemas. I tre complici parcheggiano l’auto in prossimità ed entrano per vedere un film. All’uscita chiamano i Carabinieri perché l’auto è in fiamme. Già dalle prime battute, le dichiarazioni appaiono subito poco convincenti.

I tre malfattori infatti dichiarano che l’auto era ferma spenta e parcheggiata perché loro erano all’interno della multisala e che sicuramente l’incendio è doloso e causato da un atto vandalico. Ovviamente gli agenti delle Forze dell’Ordine cominciano ad effettuare i primi controlli di rito e scoprono innanzitutto che l’assicurazione era stata stipulata dal proprietario (uno dei tre complici), solo poche settimane prima. Insospettiti ancor più dall’avvicendarsi degli avvenimenti, richiedono di visionare i video registrati dalle  telecamere di sorveglianza della multisala. E lì scoprono che erano stati proprio i tre amici ad appiccare il fuoco all’auto, ignari appunto della presenza delle telecamere.

Il premio previsto dalla polizza assicurativa da riscuotere in caso di incendio del veicolo era di circa 30 mila euro. Bottino al quale aspiravano i tre truffatori che ora invece, senza auto né risarcimento, dovranno rispondere davanti a un giudice in tribunale di concorso in incendio doloso e simulazione di reato.

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