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Nel 2012 un pensionato di Padova è stato travolto da un’auto, il cui conducente non si è fermato a prestare soccorso; qualche giorno fa è arrivata la sentenza: il risarcimento non sarà di competenza del Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada, poiché la vettura era stata rubata e dunque è il legittimo proprietario, il responsabile del danno fisico.

Il Fondo di Garanzia è stato creato per risarcire quanti si trovano a essere vittime dei pirati della strada ma dalla Commissione Industria del Senato sono recentemente arrivate delle formulazioni che non sono piaciute all’AIFVS (Associazione Italiana Familiari Vittime della Strada), dato che queste comprenderanno l’attuazione di nuove norme per l’abbassamento dei risarcimenti, cosicché anche le tariffe assicurative possano subire un drastico calo.

L’associazione sostiene che le somme debbano essere correlate al danno e non al profitto, perciò chiede di non toccare gli indennizzi relativi ai danni fisici, proponendo quale soluzione l’utilizzo delle tabelle del Tribunale di Milano, già approvate nel 2011 dalla Camera e dalla Cassazione.

Intanto, un altro problema si sta profilando all’orizzonte ed è quello legato alla pirateria telematica. Conseguentemente alla registrazione dei dati anagrafici degli automobilisti, tramite ad esempio le black box e i moderni mezzi di controllo stradale, l’Automobile Club Association francese ha condotto una ricerca.

Ha stabilito che più del 90% dei conducenti europei teme un uso improprio dei dati e dunque vorrebbe poter fermare o bloccarne la diffusione, mentre la quasi totalità, ovvero il 95%, ritiene giusto che venga messo a punto un piano legislativo di tutela.

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