Il Ddl Concorrenza approvato di recente dal Governo Renzi ha introdotto numerose e importanti modifiche al codice delle assicurazioni auto. Tra le più significative ricordiamo: l’abolizione del tagliando cartaceo, che diventa elettronico e dotato di un codice a barre per la lettura di tutti i dati; l’introduzione di una scatola nera sulla vettura, che in caso d’incidente registrerà tutta la dinamica del sinistro (a chi acconsente, la promessa è quella di applicare forti sconti sulla polizza); per ottenere il rimborso da parte delle assicurazioni in caso d’incidente, si richiede che le riparazioni vengano effettuate presso officine convenzionate.
È soprattutto quest’ultimo punto ad essere al centro di una vera e propria protesta da parte dei carrozzieri italiani. Si temono favoritismi nei confronti delle assicurazioni e una limitazione del libero mercato: l’automobilista non potrà scegliere più il carrozziere di fiducia se l’officina non risulta nella lista di quelle convenzionate, pena il mancato riconoscimento del rimborso da parte dell’assicurazione (o comunque molto esiguo come previsto dalla riforma per questi casi). Chiaramente per ottenere l’approvazione da parte delle assicurazioni, le officine candidate “alla rosa delle convenzionate”, dovranno accettare e rispettare tutte le condizioni dettate dalle agenzie di assicurazione.
Confartigianato continua la protesta: lo scorso mercoledì presso la sede di Brescia si è tenuto un incontro con i rappresentanti di categoria per ribadire la necessità di tutelare le carrozzerie e contrastare quello che potrebbe diventare un monopolio delle assicurazioni. La proposta con gli emendamenti richiesti da Confartigianato e che verrà portata a livello nazionale, è stata approvata mercoledì all’unanimità.