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Settembre arriva sempre con temporali e grandinate che segnalano la fine dell’estate e determinano l’inizio di ingenti spese per gli automobilisti. I bolli da grandine rappresentano infatti un danno estetico ricorrente, che può comportare un vero e proprio onere per chi è appena tornato dalle vacanze. Ecco perché le compagnie assicurative, hanno ideato la denominazione ‘Eventi atmosferici Naturali’, un’opzione, che può essere aggiunta alla propria polizza di base, per proteggere l’auto da condizioni atmosferiche avverse e violente. Nella lista delle calamità naturali incluse, non ci sono però solo forti temporali e grandinate, ma anche trombe d’aria, alluvioni, terremoti e smottamenti.

Una volta che nella vostra RCA sarà inclusa la clausola, non resterà che riportare l’accaduto alla propria compagnia; la prima cosa da fare, sarà attendere l’arrivo di un perito che tramite un controllo tecnico verificherà l’entità del danno. Inutile cercare di imbrogliare: le società di assicurazioni si accerteranno in anticipo della presenza di condizioni atmosferiche straordinarie, informandosi per tempo presso gli organi adibiti, come Vigili del Fuoco e Protezione Civile.

Nonostante ogni anno le condizioni meteo del nostro Paese vadano peggiorando, sono solo 12 su 100 gli italiani che fanno riferimento ad una polizza assicurativa per la protezione dei propri autoveicoli dalle calamità naturali. Eppure il costo da sostenere per introdurre la clausola nell’RCA, si aggira intorno ai 200 euro, contro le migliaia che è possibile spendere per riparare la carrozzeria. La copertura contro la grandine viene stimata in due modi: in funzione del valore dell’auto o secondo il massimale stabilito dalla polizza.

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