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Lo scorso 13 marzo, presso il comune di Villa San Giovanni (RC) la Polizia Stradale ha rintracciato l’uomo di 78 anni che alla guida della sua auto, aveva travolto un ciclista 47enne, omettendo di prestargli soccorso.

La vittima è stata trasportata presso gli OO.RR. di Reggio Calabria, dove i dottori hanno confermato una prognosi di 7 giorni per ferite agli arti. Gli investigatori del Commissariato locale sono riusciti a risalire alla targa e dunque al responsabile, che è stato posto sotto esame presso l’Autorità Giudiziaria per il reato di omissione di soccorso.

Il signor L.G. è stato fortunato, poiché in questo caso l’unica pena prevista è stata quella del ritiro della patente; semmai il ciclista avesse perso la vita, il reato sarebbe stato commutato in omicidio stradale, che viene punito con una sanzione penale molto più grave.

L’omissione di soccorso è entrato a far parte della lista dei 112 crimini catalogati come ‘tenuità di fatto’: reati lievi che possono essere smaltiti con un’archiviazione ed una pena non superiore a 5 anni di reclusione, ma solo nel caso in cui il colpevole abbia commesso per la prima volta l’offesa, provocando un danno contenuto.

Non è il caso del 42enne di Catania che si trovava sulla statale che dal capoluogo etneo porta a Gela, a bordo della sua Renault Clio. Ha tamponato un militare statunitense senza prestargli soccorso, provocandogli gravi lesioni. Il colpevole, identificato e denunciato dalle Autorità di Caltagirone, è ora accusato di reato di omicidio stradale, con ritiro della patente per 5 anni per omesso soccorso.

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